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Vigneti monitorati dallo spazio. Il progetto di agricoltura 5.0 di Cantina di Venosa

Dopo le profondità del mare, Cantina di Venosa si sposta nello spazio. O quasi. Dopo aver sperimentato le potenzialità dell’affinamento a 50 metri di profondità nelle acque di Portofino per sei mesi con l’Aglianico del Vulture Carato con il progetto di Underwater Wines, l’azienda presenterà a Vinitaly tre nuove etichette che faranno parte della linea Sentinel. Un Aglianico del Vulture, un bianco della Basilicata Igt e un rosato della Basilicata Igt ottenuti da uve monitorate dal satellite Sentinel2. Di questa nuova linea, 200 mila etichette, per il primo anno, saranno dedicate esclusivamente alla ristorazione, quindi che non potranno essere acquistate nelle enoteche o nel punto vendita dell’azienda.

Monitoraggio e raccolta di dati

L’utilizzo del veicolo spaziale permette di ottenere un flusso continuo di dati sui vigneti dei 350 soci della cantina. Le condizioni dei 140 ettari di vigne, infatti, sono monitorati costantemente dal satellite che invia continuamente informazioni sulle condizioni meteo ed agronomiche, rilevando dati sensibili per un migliore sviluppo delle viti e permettendo una migliore gestione del vigneto.

Tramite il flusso di dati, infatti è possibile osservare criticità all’interno del vigneto, come un eventuale stress idrico, o creare una banca dati storica consultabile nel futuro. L’obiettivo principale di questo approccio innovativo è rivolto a perfezionare la gestione agronomica del vigneto tenendo in considerazione l’ambiente attraverso un approccio sostenibile.

Come funziona il monitoraggio

Ogni settimana il satellite scatta una fotografia ad alta risoluzione ed elabora una mappatura cromatica graduata ad alta precisione dei 140 ettari di vigneto. Le diverse parcelle vengono quindi associate a diverse sfumature di colori che vanno dal verde (segnale positivo) al rosso (allarme). Questa mappatura viene poi interpretata dall’enologo e dall’agronomo di Cantina di Venosa per valutare se, come e dove intervenire.

In base a quanto registrato, infatti, è possibile decidere prendere decisioni che riguardano il corretto sviluppo delle uve: intervenire con l’irrigazione di soccorso; un eventuale diradamento dei grappoli a sostegno della qualità, eseguire trattamenti mirati sulle vigne, come ad esempio combattere un parassita come la tignoletta attraverso l’emissione di ormoni per la confusione sessuale. Ma la mappatura rimane anche un valido strumento per la corretta conduzione degli appezzamenti vitati da parte dei soci ed eventualmente formarli e aggiornarli per ottimizzare la gestione delle vigne.

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Scritto da Gambero Rosso

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