Top Italian Food&Wine: Gambero Rosso si fa in tre
Il lancio di tre guide dedicate alle eccellenze del Made in Italy agroalimentare; un grande evento di degustazione incentrato sul binomio cibo-vino, un convegno sul turismo. Gambero Rosso ha scelto lo spettacolare convention center La Nuvola di Fuksas, a Roma, per ospitare lo scorso 18 dicembre il grande evento Top Italian Food&Wine. Un mondo per concludere e celebrare un 2022 ricco di impegni sia a livello nazionale sia internazionale.
La kermesse, organizzata in collaborazione con l’assessorato ai Grandi eventi, sport, turismo e moda di Roma Capitale, Regione Lazio, Lazio Innova ed Eur Spa, è stata – da un lato – l’occasione per sottolineare davanti a una platea di centinaia di imprenditori l’importanza degli investimenti nella comunicazione del food e – dall’altra – per presentare le guide Berebene 2023, Top Italian Food & Wine e Grandi Salumi, che torna dopo nove anni di assenza dall’ultima pubblicazione.
Il messaggio del ministro Lollobrigida
“L’Italia è una super potenza della qualità e i nostri prodotti sono un valore da difendere, sia sul mercato interno, aiutando le nostre aziende a crescere, sia all’estero” ha dichiarato il ministro per l’Agricoltura, la sovranità alimentare e le foreste, Francesco Lollobrigida, intervenendo nel corso della giornata e visitando i diversi banchi d’assaggio. “Top Italian Food&Wine è una manifestazione di successo” ha detto “dove le eccellenze enogastronomiche italiane, ancora una volta, diventano testimonianza e modello delle infinite capacità dei nostri produttori. Ringrazio il presidente di Gambero Rosso Paolo Cuccia, che ha promosso l’evento, per l’impegno nel difendere e promuovere la qualità dei nostri prodotti. Il Governo Meloni sarà sempre in prima linea nella tutela del Made in Italy”.
Enogastronomia e turismo al centro del convegno
Nel corso della mattinata, si è parlato anche di turismo legato all’enogastronomia, nel convegno “Roma e il suo territorio. Qualità dell’ospitalità e dell’offerta enogastronomica”. Il dibattito è servito ad analizzare lo stato dell’arte del turismo della Capitale e quanto l’offerta enogastronomica, simbolo in tutto il mondo di italianità, possa fare leva ed essere un volano per la promozione di prodotti e territori.
“Food&Wine sono elementi essenziali per valorizzare l’identità della città” ha dichiarato Alessandro Onorato, assessore capitolino a Turismo, grandi eventi, moda e sport “e occorre puntare su qualità e promozione, grazie anche alle collaborazioni coi principali e più autorevoli player del settore. E ospitare le iniziative del Gambero Rosso nel centro congressi La Nuvola è uno dei tasselli di questa strategia”.
“Il cibo è da sempre strettamente legato al territorio e per questo muove e stimola anche il turismo. Per conoscere in profondità un posto, infatti, il cibo è una sfumatura imprescindibile perché può far riscoprire sapori antichi e dare nuova vita ai prodotti genuini locali”, hanno dichiarato gli assessori regionali Enrica Onorati (Agricoltura) e Paolo Orneli (Sviluppo economico), sottolineando che le collaborazioni come quella col Gambero Rosso sono “preziosissime, perché aiutano a promuovere e a far apprezzare in tutto il mondo le eccellenze della nostra regione”.
Come valorizzare la qualità
“Da sempre supportiamo le aziende di qualità eccellente nella promozione dei prodotti Made in Italy nel mondo” ha detto l’amministratore delegato Gambero Rosso Luigi Salerno “Chiudiamo il 2022 nel miglior modo che conosciamo: degustando prodotti e vini di qualità che selezioniamo nelle nostre storiche guide e con un momento di grande approfondimento per far emergere ancora di più il settore agroalimentare, ingranaggio fondamentale per la crescita del grande motore Italia”
“Il convegno organizzato in questa occasione” ha concluso il presidente del Gambero Rosso Paolo Cuccia “vuole essere un riconoscimento alle grandi e ulteriori potenzialità del turismo romano grazie all’ottima offerta alberghiera esistente e all’arrivo di nuovi investimenti. Ma grande attenzione deve essere data all’offerta enogastronomica e alla qualità delle produzioni enologiche ed agroalimentari italiane che costituiscono una forte attrazione per tutti i turisti internazionali”.
Nella Regione Lazio, in particolare, è presente uno dei più importanti sistemi agroindustriali d’Italia, che vale il 3% della ricchezza dell’intera economia regionale e contribuisce, con 6,3 miliardi di euro, al 6% dell’agrifood nazionale. Il settore, sul territorio regionale, conta 3.500 aziende con 20mila dipendenti, 63 marchi di alta qualità (Dop, Igt, Igp, Doc e Docg) e 600 milioni di euro di export.
L’articolo completo è stato pubblicato sul Settimanale Tre Bicchieri del 22 dicembre
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