L’Italia è uno dei paesi con la più ricca e antica tradizione enogastronomica, frutto di un patrimonio agroalimentare unico al mondo. Ogni zona ha le sue ricette regionali, piatti tipici tramandati per generazioni e che, ovviamente, non possono mancare sulle tavole natalizie. Inoltre, ogni casa e ogni famiglia ha le sue usanze da rispettare, che danno luogo a sapori unici e riconoscibili. Se però siete in cerca di nuove e stuzzicanti ricette da far provare ai vostri familiari, i nostri chef Gambero Rosso hanno dei consigli per voi.
Gli antipasti di Natale
Regione che vai, Natale che trovi, e sono diversi anche i momenti in cui si festeggia: al Sud la grande festa è il “Cenone della Vigilia”, mentre al Nord è d’obbligo il pranzo del 25. Inoltre, ci sono regole precise per quanto riguarda il menu: il 24 sera è opportuno preparare una cena di “magro”, solitamente a base di pesce, mentre a Natale ci si può sbizzarrire e dare via libera anche alla carne. Partendo dagli antipasti, i piatti della cucina italiana del periodo natalizio sono tantissimi, tra i più amati della Penisola: crostini e tartine, salumi e formaggi, mousse e torte salate, paté e mostarde, sformati di verdure e zuppe, il panettone gastronomico un po’ vintage ma sempre apprezzatissimo, ma potremmo andare avanti all’infinito. Per Natale, poi, non si guarda solo alla bontà, ma anche a come vengono presentati i piatti, cercando ogni anno di stupire i propri ospiti, con nuove ricette eleganti e sfiziose. E allora ecco che i nostri chef hanno ideato 5 antipasti da portare in tavola per le feste, perfetti per ogni esigenza: da quelli di carne alle proposte di pesce, alle pietanze vegetariane, alcune più facili ed economiche, altre per mani più esperte e palati più esigenti, ma sono tutte da provare!
Insalata russa di Max Mariola
Un sontuoso piatto che si dice sia stato inventato a fine 1800 da Lucien Olivier, un cuoco belga che aprì un ristorante di cucina francese di lusso a Mosca. Molto in auge durante il periodo della belle époque, ha cambiato molte facce prima di arrivare alla sua forma attuale; infatti molti degli ingredienti della ricetta originale (come le pernici), sono stati sostituiti da materie prime meno costose. Un piatto semplice, diffuso in molti paesi seppur con delle variazioni, di certo c’è che piace sempre a tutti e non può proprio mancare fra gli antipasti natalizi. Il segreto risiede nella maionese perfetta, soprattutto per quanto riguarda proporzioni con le verdure e consistenza. Con questa ricetta di Max non potete sbagliare!
Le polpette di Nonna Rosa di Peppe Guida
Le polpette sono molto diffuse in varie regioni della nostra Penisola, di carne, di pesce, ma anche di verdure: ne esistono di moltissimi tipi. Chi ha inventato le polpette? Non si sa, probabilmente sono state cucinate per la prima volta in Persia, ma hanno viaggiato molto e incontrato le storie di vari popoli. Ma la vera domanda è: a chi non piacciono? A nessuno. E con questa versione campana di polpette al sugo a base di macinato misto di carne, di Peppe Guida, anzi di Nonna Rosa, è davvero facile accontentare tutti , grandi e piccini.
Insalata di uova e indivia di Giorgione
L’indivia fa parte delle insalate tipicamente invernali, regina tra gli gli ortaggi di dicembre, ingrediente di varie ricette natalizie e protagonista – insieme alle uova – di questo antipasto di Giorgione. Un piatto facile, veloce e anche vegetariano: pochi ingredienti che se sono di qualità rendono questo antipasto delizioso. Per sapere quali uova comprare per prepararlo, consultate la nostra classifica delle migliori in commercio. Ecco la ricetta.
Polpo rosticciato e lattuga di Gianfranco Pascucci
Molluschi e frutti di mare sono tra le materie prime più ambite per preparare la cena della Vigilia, tradizionalmente a base di pesce. Il piatto di Pascucci è elegante e creativo, un modo diverso per portare il polpo sulla tavola natalizia, anziché nella solita insalata con patate. Un piatto saporito e gustoso, che non è difficile da preparare e accontenterà anche i palati più fini, provare per credere!
Uovo croccante, sfiandrine e robiola liquida di Igles Corelli
Le uova sono perfette per i menu natalizi, soprattutto nelle famiglie numerose: un ingrediente poco costoso, ricco e nutriente che ben si presta a numerose preparazioni. In questa ricetta di chef Corelli viene abbinato a una salsa liquida di robiola e alle sfiandrine, anche chiamate orecchie di elefante, un tipo di fungo molto coltivato e diffuso in Italia che può essere mangiato sia crudo che cotto, in risotti, contorni, insalate e antipasti freddi. Questa preparazione è per chi ha voglia di sperimentare qualcosa di nuovo, goloso e stupefacente, e mettersi alla prova con nuovi esperimenti culinari.
Ingredienti per 4 persone
Per le sfiandrine:
- 400 g di sfiandrine
- olio evo
- 1 aglio in camicia
- timo fresco
- sale q.b
- pepe q.b
Per il fondo di funghi:
- 50 g tra sedano, carota, e cipolla tritati
- gambi di sfiandrine
- olio evo
- una cimetta di timo fresco
- brodo vegetale
Per la robiola liquida:
- 100 g di robiola fresca
- fondo di funghi
- sale q.b
Per l’uovo croccante:
- 4 uova
- 4 fogli di pasta fillo
- 200 g di ricotta
- olio di arachidi q.b
- sale q.b
- pepe q.b
Procedimento
Per le sfiandrine:
Pulire le sfiandrine, tagliare i gambi e tenerli da parte per preparare il fondo di funghi. Affettare a julienne le teste e saltare in padella con un filo di olio evo, aglio in camicia e timo. Regolare di sale e pepe, allontanare dal fuoco e conservare al caldo.
Per il fondo di funghi:
Stufare il trito di verdure in padella con un filo di olio evo, alzare il calore e aggiungere i gambi di sfiandrine e una cimetta di timo. Rosolare bene, bagnare con poco brodo vegetale, lasciar evaporare e rosolare nuovamente. Bagnare di nuovo con un po’ di brodo vegetale, abbassare al minimo la fiamma e lasciar ridurre, poi rimuovere la cimetta di timo e frullare. Per ultimo, passare al setaccio fine e regolare di sale e pepe.
Per la robiola liquida:
Unire alla robiola un po’ di fondo di funghi, mescolare bene con una spatola. Continuare ad aggiungere altro fondo fino ad ottenere una salsa cremosa e liscia, poi regolare di sale.
Per l’uovo croccante:
Passare la ricotta al setaccio e regolare di sale. Versare l’olio di arachidi in una pentola capiente e larga e scaldare a 170°C. Tagliare ciascun foglio di pasta fillo in due quadrati uguali, poi sovrapporli in maniera leggermente sfalsata. Appoggiare i due quadrati di pasta su una ciotolina e creare un’infosastura nella pasta premendo con le dita dove mettere un cucchiaino di ricotta e un uovo. Richiudere unendo gli angoli del rettangolo, aiutarsi con una pinza da cucina per stringere la pasta come fosse un legaccio e immergere nell’olio caldo, prima le punte degli angoli della pasta, poi girare e lasciare la pinza solo quando la pasta nella chiusura si è ben saldata. Scolare su carta da forno. Procedere nello stesso modo per preparare le altre uova croccanti.
Finitura e presentazione:
Versare la robiola liquida in quattro cappelli da prete caldi, ponete l’uovo croccante sulla robiola, terminate distribuendo le sfiandrine attorno all’uovo.
a cura di Vivian Petrini
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