I Trentodoc rimangono sulla vetta della regione, la dinamicità di questo territorio parte soprattutto dal Metodo Classico, ma tra i vini premiati con i Tre Bicchieri troverete anche vini fermi. bianchi e rossi.
Qui ci concentriamo sugli spumanti di Trento che progrediscono di anno in anno grazie a un mosaico composito di cooperative da una parte, piccoli vignaioli dall’altra, senza dimenticare alcune grandi e prestigiose cantine private. Tutte insieme fanno emergere il profilo identitario della zona. Constatiamo una grande linearità nei prodotti più semplici, al di là dei vini premiati con il massimo riconoscimento, che unita alla complessità dei millesimati e delle versioni Rosé determina una posizione di assoluto rilievo delle Bollicine di Montagna ai vertici della produzione nazionale.
I Trentodoc, dei quali sono protagonisti lo chardonnay, il pinot bianco, il pinot meunier e il pinot nero, sono vini che dimostrano tutta la loro autorevolezza grazie a dosaggi centrati e a lunghe permanenze sui lieviti, per esprimere fino in fondo il potenziale che queste varietà possono dare in termini di complessità. Novità e conferme tra le etichette premiate quest’anno, come l’ottimo livello raggiunto dalle versioni Rosé, con otto etichette arrivate in finale e una che ha raggiunto il gradino più alto del podio come lo scorso anno, il Trento Extra Brut Rosé Inkino 2020 – Mas dei Chini.
Trentodoc. La new entry e un’etichetta rara
Etyssa, una delle due cantine del Trentino che quest’anno hanno ottenuto i Tre Bicchieri per la prima volta, raggiunge il massimo risultato proprio con un Trentodoc, il Trento Extra Brut Cuvée N. 8 2019 – Etyssa, una grande cuvée, a base di chardonnay, prodotta da una piccola start-up di quattro giovani vignaioli. E sempre un Trentodoc è stato inserito nella Carta dei Vini Rari, una sezione totalmente nuova che troverete nella guida Vini d’Italia del Gambero Rosso 2025, protagonista anche della storia di copertina del mensile Gambero Rosso di novembre. Si tratta del Trento Brut Madame Martis Ris. ’13 – Maso Martis.
I migliori Trentodoc premiati con i Tre Bicchieri
Ecco i Trentodoc che hanno ottenuto il massimo riconoscimento della guida Vini d’Italia del Gambero Rosso 2025.
L’Altemasi Graal Riserva ’17 di Cavit si conferma una grande bollicina di montagna. Complessità, evoluzione, freschezza e sapidità per un sorso davvero ricco e sfaccettato. Cavit, storico consorzio di cantine sociali del Trentino, ben 11, negli anni si è rinnovato puntando tutto sulla qualità e promuovendo un percorso virtuoso di viticoltura specializzata. Sono oltre 5000 i produttori che lavorano i circa 6300 ettari che rappresentano il 60% del territorio vitato trentino. Gli obiettivi sono l’esaltazione della materia prima nelle zone a più alta vocazione, con un importante valorizzazione delle linea Altemasi dedicata al Trento Doc.
- Trento Brut Altemasi Graal Ris. 2017 – Cavit
Il Nature ’18, vino elegantissimo, fine, dallo sviluppo verticale, ma capace anche di avvolgere il palato grazie a carbonica, acidità e sapore fusi alla perfezione.Carlo e Matteo, i due cugini Moser, hanno saputo far crescere l’azienda in qualità ma soprattutto in personalità sviluppando una grande linea vini con focus sulle bollicine di Trentodoc. Sperimentatori pur restando ancorati al classicismo delle bollicine di montagna, si sono specializzati anche sui lunghi affinamenti e negli ultimi tempi hanno lanciato un Pinot Nero vinificato in bianco e affinato 72 mesi sui lieviti, proveniente dai migliori vigneti di Maso Warth che contano 80 anni di età.
- Trento Brut Nature 2018 – Moser
Il “solito” Flavio strappa il gradino più alto tra i vini presentati da Rotari. Parliamo di una Riserva ’16 di grande complessità che mette in gioco alcune peculiarità. Da un lato i cenni evoluti che si creano dopo tanti anni sui lieviti, dall’altro la vitalità di una grande bollicina che rimane ancorata sulla gioventù. Rotari è il ramo del gruppo Mezzacorona che si dedica alla spumantistica per la denominazione Trento. La realtà ha investito molto negli anni nell’accoglienza attraverso la costruzione di una cantina di grande pregio architettonico con il particolare “tetto ad onda” che riprende il movimento delle pergole trentine. Una politica di grande apertura quella promossa dal gruppo che propone vini di spiccata versatilità che sanno abbracciare un pubblico molto eterogeneo.
- Trento Brut Rotari Flavio Ris. 2016 – Rotari
Il Dosaggio Zero 2020 di Revì sorprende per la profondità del sorso e per la complessità del naso. Zenzero, agrume candito, erbe di montagna e una carbonica sottile che rende il tutto molto leggiadro. L’azienda nasce nel 1982 ad Aldeno per volontà di Paolo Malfer. Oggi in campo c’è la seconda generazione rappresentata da Stefano e Giacomo che continuano a rispettare la filosofia del padre intrecciando artigianalità ed innovazione. I vini abbracciano a pieno il carattere alpino del territorio in cui nascono e sono tutti orientati alla freschezza e alla finezza.
- Trento Dosaggio Zero 2020 – Revì
Oro Rosso di Lavis è un Trentodoc Dosaggio Zero che regala complessità, profondità e tanta finezza. Ai profumi di anice e pesca bianca gli fa eco un palato cremoso e ritmico. Lavis è una cantina cooperativa che è riuscita per prima a conquistarsi un ruolo importante e autonomo nel panorama vitivinicolo trentino, forte dei suoi 700 soci che lavorano altrettanti ettari vitati. Una realtà che, a sua volta, controlla Cembra Cantina di Montagna, altra cooperativa nata nel 1952. Negli ultimi anni ha intrapreso un nuovo percorso aziendale che tende a valorizzare il patrimonio ampelografico unico: conta vigneti “eroici” tra i 450 e i 900 metri di quota, sorretti da 700 chilometri di muretti a secco che corrono come una ragnatela lungo tutta la valle.
- Trento Dosaggio Zero Oro Rosso Cembra 2018 – La Vis Cembra
La Cuvée Numero 8 di Etyssa centra l’obiettivo massimo: ha naso ampio e sfaccettato, con un lieve tocco d’evoluzione, ma ancora fragrante: la bollicina è cremosa, l’acidità regala freschezza e la sapidità spinge il sorso in un lungo finale. Davvero un grande vino. Etyssa nasce dalla condivisione di un sogno, il sogno di quattro ragazzi, amici, diventati soci nel segno di una bollicina di alta qualità che deve esprimere la forza e il carattere dei grandi vini di montagna. Il sogno è diventato realtà ed è così che Giovanni, Malcolm, Stefano e Federico, con la vendemmia 2012, mettono sul mercato Etyssa: un’unica etichetta, dal numero progressivo, rigorosamente millesimata in modo che potesse esprimere tutte le peculiarità dell’annata.
- Trento Extra Brut Cuvée N. 8 2019 – Etyssa
La Riserva Lunelli 2016 è regala una complessità incredibile e il ritmo della beva, tra struttura e finezza, è da manuale. Una data storica fondamentale per la cantina di Trento è sicuramente il 1906 quando le bollicine Ferrari si aggiudicano la medaglia d’oro all’Esposizione Internazionale di Milano. Il primo di tanti premi successivi. Una squadra familiare quella che guida l’azienda, affiatata, in grado di dimostrare anno dopo anno sempre maggiore sensibilità e aderenza al territorio in cui nasce e opera, impegnandosi al massimo anche nella conservazione e promozione del patrimonio culturale trentino. Una batteria incredibile che lascia a bocca aperta e convince su tutti i fronti.
- Trento Extra Brut Riserva Lunelli 2016 – Ferrari
L’Inkino Rosé è senza dubbio il migliore della gamma dei vini presentati da Mas dei Chini. È un Extra Brut che incarna a pieno le caratteristiche delle bollicine di montagna, grazie a un corpo complesso e ampio, ma ben equilibrato da una freschezza acida sempre vitale che domina il sorso ed è sorretta da tanta sapidità. Sul finale note di pepe e frutti di bosco fanno riemergere ciò che ha regalato al naso. La storica casa ottocentesca in cui ha sede l’agriturismo testimonia un legame antico della famiglia Chini con il territorio e la produzione vitivinicola che si attesta al 1906. La gamma vini, autentica e di alta qualità, si orienta soprattutto sulla produzione degli spumanti a denominazione Trento senza tralasciare l’importanza della tradizione nella coltivazione di uve come gewürztraminer e teroldego.
- Trento Extra Brut Rosé Inkino 2020 – Mas dei Chini
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