Quella fiorentina è una piazza importante in tema pizza: la città offre numerose soluzioni per tutti i gusti e una serie di insegne di grande caratura con maestri che hanno fatto scuola tra i colleghi. Se la pizza napoletana trova espressione di gran livello (e a Firenze non mancano i marchi noti, come Starita), anche gli altri stili sono interpretati al meglio, dai più tradizionali a quelli contemporanei, con impasti che si fanno ricordare e selezione attenta dei grandi prodotti toscani. Ecco i migliori indirizzi della città, che hanno meritato i Tre Spicchi nella guida Pizzerie d’Italia 2024.
La Divina Pizza
Il locale, adatto anche per una pausa veloce con la pizza alla pala, è la creatura di Graziano Monogrammi e di sua moglie Roberta, che hanno aperto l’insegna nel 2010, portandola subito ad alti livelli. L’impasto viene preparato con farine integrali macinate a pietra e la lievitazione con lievito madre, dura dalle 24 alle 36 ore. La pizza alla pala prevede proposte insolite come la Profumo del Chianti, con cipolla cotta nel vino rosso e Gorgonzola d’alpeggio, o la Toscana, con soprassata, crema di carciofi e scorza di lime. Tra le pizze ripiene, quella con prosciutto arrosto, melanzane grigliate e ricotta o la mortadella e stracchino. Al piatto, interessanti la pizza vegana (su richiesta) o la stagionale. Menzione per la Divina Evoluzione (pizza al padellino) come Il Magnifico, con burrata pugliese e prosciutto crudo toscano. È possibile anche provare la degustazione da 3, 5 e 7 portate dai nomi indicativi: Inferno, Purgatorio e Paradiso.
La Divina Pizza – via Borgo Allegri, 50r – Firenze – ladivinapizza.it
Giotto
Giovane e già affermato imprenditore, Marco Manzi fa parte dell’AVPN (Associazione Pizza Verace Napoletana) ed in pochi anni è riuscito ad entrare nel cuore dei clienti fiorentini. La prima pizzeria, in via Veracini, nasce nel 2013: la scelta del nome è un omaggio all’artista della città, il Giotto dal cerchio perfetto come deve essere quello della pizza. Da maggio 2022, alla piccola insegna in periferia, si è aggiunta una nuova sede in Santa Maria Novella. Il menu segue lo schema classico. Fritti tra gli antipasti come la frittatina di pasta, patate e provola o gli arancini di riso mignon al ragù, piselli e mozzarella o le polpettine al sugo. Tra le pizze sono da provare l’Aenaria, con fiordilatte, Parmigiano Reggiano 24 mesi, ristretto di pomodorino giallo, ristretto di pomodorino rosso, pesto di basilico al mortaio, o la Bistecca, a base focaccia, con grasso di manzo arrosto, demi-glace, carpaccio di manzo, timo fresco, o la Carbonara 2.0, con fiordilatte, parmigiano reggiano 24 mesi, crema all’uovo, guanciale croccante, tartufo nero grattugiato ed olio evo. Buoni i dolci. Servizio attento e cordiale.
Giotto – via Panzani 57 – via F. Veracini, 22a – Firenze – pizzeriagiottofirenze.it
La Pizza by Romualdo Rizzuti
Romualdo Rizzuti torna al Mercato Centrale. L’ambiente e il servizio sono quelli colorati, calorosi e informali del luogo, il menu è essenziale ma valido. L’impasto è prodotto con farina 0 con germe di grano, miscelata ad un decimo del peso di farina integrale, e lievito di birra. La lievitazione e la maturazione avvengono per circa 30 ore. Per antipasto i coccoli, pasta di pane fritta, con prosciutto crudo di San Daniele e stracchino. Oltre al classico trittico di Marinara, Margherita e Napoli, la carta prevede la Parmigiana, con melanzane, Parmigiano, mozzarella, basilico ed extravergine o la decisa Sogno di Tropea, con pomodoro, burrata affumicata, salame piccante, cipolle di Tropea, olive e olio. Immancabili i panuozzi e la pizza fritta, servita con mozzarella, prosciutto cotto, pepe ed olio.
La Pizza by Romualdo Rizzuti – p.zza del Mercato, via dell’Ariento – Firenze
– mercatocentrale.it/firenze/artigiani/romualdo-rizzuti
Giovanni Santarpia
Giovanni Santarpia ha messo definitivamente radici in città. Basta parlare con i suoi colleghi per capire il ruolo che ha avuto il pizzaiolo, proveniente da Castellammare di Stabia, nel diffondere la cultura della pizza verace napoletana a Firenze e alcune delle sue creazioni sono diventate dei veri e propri classici, come quella con la zucca gialla e guanciale. Oggi la sua proposta gastronomica parte dai fritti, con l’uramaki in carrozza o il panino al lampredotto, servito con salsa verde. L’offerta delle pizze si alterna tra preparazioni classiche, come la Marinara Gialla e quelle denominate Santarpizze, che cambiano a cadenza stagionale. Si termina con dolci golosi come il babà servito con crema o la crostata vegana con marmellata di stagione. Servizio casual e allegro, nello stile di Giovanni.
Giovanni Santarpia – via Senese, 155r – Firenze – giovannisantarpia.com
Il Vecchio e il Mare
Coppia vincente quella di Mario Cipriano, pizzaiolo, e Pasquale Naccari, in sala. Mario si cimenta con successo in vari impasti, dalla napoletana al padellino (interessante quella “del recupero”, fatta utilizzando scarti e parti meno nobili del pesce, come il padellino alla porchetta di ricciola, patate e pomodorini secchi). Tra le tonde la Grigio Casentino, mozzarella, datterino vesuviano, stracciatella pugliese o l’Esplosione vulcanica, con bufala di Paestum, pomodorino rosso del piennolo, pomodorino giallo del Vesuvio, basilico e origano. Con lo chef Mario Perone sono nate la Remake, con fiordilatte, speck e gorgonzola malghese, e la Se mi lasci non vale, con fiordilatte affumicato, fiori di zucca, alici, ricotta di fuscella, gel di basilico e polvere di limone. Interessante anche la pizza alla pala e quella ripiena. Soddisfa la selezione enologica, con spazio a Champagne e bollicine. Servizio cordiale e sempre attento. Ottima la proposta senza glutine.
Il Vecchio e il Mare – via V. Gioberti, 61n – Firenze – www.ilvecchioeilmare.com
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