È di pochi giorni fa la notizia che il Vino Nobile di Montepulciano dal 2025 si arricchirà di una nuova denominazione: i vini con la menzione Pieve rappresenteranno l’evoluzione del progetto del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano cominciata a partire dal 2020. Lo scopo è valorizzare le radici storiche e le peculiarità geografiche di Montepulciano, tendenza che in Toscana sta prendendo sempre più piede anche per altre denominazioni, come abbiamo già avuto modo di sottolineare parlando dei migliori Chianti Classico Gran Selezione.
Il Vino Nobile di Montepulciano: tipologie e caratteristiche
Il Nobile di Montepulciano, che viene prodotto nell’omonimo comune vicino a Siena, con almeno il 70% di uve sangiovese (chiamato localmente prugnolo gentile), può vantare due primati: è il primo vino italiano ad avere ottenuto, nel 1980, la D.O.C.G. (Denominazione di Origine Controllata e Garantita) e la prima denominazione italiana ad aver raggiunto la certificazione di sostenibilità di “Equalitas” già nel 2022
Due sono le principali versioni del Nobile di Montepulciano, Il Vino Nobile di Montepulciano DOCG che prevede un periodo di affinamento di almeno due anni (1 in legno) e il Vino Nobile di Montepulciano riserva DOCG, per il quale il periodo di affinamento è, invece, di almeno tre anni (non meno di 1 in legno e 6 mesi in bottiglia).
Il Vino Nobile di Montepulciano DOCG, dal colore rosso rubino, presenta note fruttate e speziate. Di notevole struttura, è un vino elegante, con tannini evidenti, rivelandosi così particolarmente adatto all’invecchiamento.
I Nobile di Montepulciano premiati con i Tre Bicchieri
Ecco i Nobile di Montepulciano che hanno ottenuto il massimo riconoscimento, i Tre Bicchieri nella guida Vini d’Italia 2025 del Gambero Rosso.
Il Nobile ’21 di Boscarelli è raffinato e delizioso, al naso propone un frutto in primo piano insieme a cenni leggermente terrosi e speziati con tocchi di erbe aromatiche. In bocca il vino è succoso, sapido e vivace, con contrasti dolce-acido che rilanciano il sorso.
Senz’altro uno dei nomi di riferimento della denominazione del Nobile di Montepulciano, Boscarelli produce con confortante continuità vini capaci di conservare una naturalezza e una vibrazione da autentici sangiovese, anche al di là degli esiti delle diverse annate. Merito degli splendidi suoli di Cervognano, ma anche delle scelte senza compromessi della famiglia De Ferrari Corradi che, in oltre 60 anni di attività, è riuscita a costruire attraverso le sue etichette un vero e proprio classico della Toscana enoica.
- Nobile di Montepulciano 2021 – Boscarelli
Intrigante fin dai profumi il Nobile Cervognano Alto ’20 di Podere Le Bèrne, che incrociano il frutto a rimandi floreali, accenni di pietra focaia e lampi mentolati. In bocca, la struttura non manca, ma il sorso resta agile e teso, con tannini saporiti e verve acida puntuta, che ne amplificano il finale vivace.
Una piccola cantina familiare, quella di proprietà della famiglia Natalini, che interpreta al meglio la sottozona di Cervognano, prossima a diventare “Pieve” nel progetto consortile delle Unità Geografiche Aggiuntive. Almeno da tre lustri, rappresenta una delle migliori realtà enoiche di Montepulciano, con vini di qualità consolidata, dalla cifra stilistica cristallina e caratterizzati da tratti leggiadri non privi di finezza, dove il sangiovese definisce con il suo carattere etichette ormai di indiscutibile e assoluto valore.
- Nobile di Montepulciano Cervognano Alto 2020 – Podere Le Bèrne
Il Nobile I Quadri ’21 di Bindella Tenuta Vallocaia possiede tratti aromatici che passano da cenni fruttati a tocchi floreali e terrosi, con spezie a rifinitura. In bocca, la struttura si declina con precisione e i tannini sono saporiti, con il sorso a mantenere una continua sapidità, sino ad un finale dalla bella nota ferrica di chiusura.
Apprezzabili da sempre per la loro affidabilità qualitativa, i vini della cantina di Rudolf Bindella, che proprio quest’anno taglia il traguardo dei suoi 40 anni di attività, occupano ormai stabilmente i vertici della produzione del Nobile di Montepulciano. Merito di un attento lavoro sia in vigna che in cantina e, soprattutto, di una espressione stilistica dei vini indirizzata verso l’equilibrio e l’eleganza delle forme, dove il sangiovese poliziano, lavorato con i mezzi della modernità, mantiene il suo carattere e la sua personalità.
- Nobile di Montepulciano I Quadri 2021 – Bindella Tenuta Vallocaia
Versione scintillante del Nobile Le Caggiole di Poliziano quella del ’21, vino di grande respiro dal bagaglio aromatico raffinato, ad anticipare una progressione gustativa altrettanto elegante e piacevolmente dinamica.
È il progetto enologico più noto dell’areale di Montepulciano. Costruito brillantemente da Federico Carletti, a partire dal 1978, oggi si è aperto all’arrivo dei figli Maria Stella e Francesco. Il nome della cantina, un omaggio all’umanista Angelo Ambrogini (1454-1494), detto “Il Poliziano”, che a Montepulciano nacque, mai fu scelta più centrata per una realtà capace di recitare sempre il ruolo di protagonista per tutto un territorio, attraversando le varie fasi della storia enoica toscana ed incarnandone con implacabile continuità i tratti dell’eccellenza.
- Nobile di Montepulciano Le Caggiole 2021 – Poliziano
Di un bel colore rubino, il Nobile Pagliareto Selezione Bio ’20 di Lunadoro ha un naso elegante e complesso dove i frutti rossi maturi lasciano spazio a toni di macchia mediterranea e spezie e ad una elegante nota fumé. Al palato ha struttura elegante e snella, ma non priva di profondità; il fruttato si ripropone elegante progressivo, i tannini sono di filigranata finezza, il finale è davvero lungo.
Lunadoro fa parte del gruppo Schenk, insieme a Bacio della Luna nella zona del Prosecco e Masso Antico in Puglia. A Montepulciano può contare su 12 ettari di belle vigne nella zona di Valiano, in gran parte dedicate al sangiovese e gestite quasi totalmente in regime biologico. Valiano è caratterizzata da quote moderate (332 metri), terreni argillosi, con un clima influenzato sia dalla Val di Chiana sia dal vicino lago Trasimeno, ed è favorita da un’ottima esposizione ai venti, fattori che assicurano uve sane e di qualità, trasformate poi nella moderna attrezzatissima cantina.
- Nobile di Montepulciano Pagliareto Sel. Bio 2020 – Lunadoro
Dal sorso articolato ed elegante il Nobile SorAldo ’20 De’Ricci, che trova anche una bellissima trama aromatica tra cenni floreali e note fruttate, ben rifinita da rimandi speziati e toni di pietra focaia. Nel progetto enoico della famiglia Trabalzini ci sono la cantina storica, che si trova nel palazzo Ricci a Montepulciano, tappa inevitabile per turisti e appassionati; le vigne, poste in tre areali distinti del comprensorio poliziano: Ascianello, Nottola (Croce) e Fontecornino, dove ha sede anche la cantina di vinificazione; e, infine, i vini. Sangiovese contemporanei dall’espressività scintillante e dal tratto stilistico raffinato, che rappresentano attualmente uno dei migliori esempi delle potenzialità del Nobile di Montepulciano.
- Nobile di Montepulciano SorAldo 2020 – De’Ricci
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