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I 10 migliori Moscato d’Asti entro i 15 euro (e un abbinamento pazzesco)

Low alcol, fragrante, a dir poco versatile. Il Moscato d’Asti è un vino che sa di estate. Eppure è consumato soprattutto a Natale, accanto a un panettone, un abbinamento senza dubbio vincente ma limitante. A noi il Moscato d’Asti piace a tutto pasto. In redazione qualcuno continua a ostinarsi ad abbinarlo alla mozzarella di bufala, accostamento non per tutti ma effettivamente ha un suo perché. Ultimamente l’abbiamo testato con uno dei piatti dell’estate: l’insalata di pomodori e pesche. Fantastico, provate e ci direte. I registri fruttati si rilanciano perfettamente.

Abbiamo lavorato su una selezione di 10 Moscato d’Asti della vendemmia 2022 al di sotto dei 15 euro. Siamo convinti che le migliori versioni si esprimono al meglio a due anni dalla vendemmia, alcuni produttori come Ca’d’Gal hanno dimostrato anche il sorprendente potenziale d’invecchiamento di alcune piccole produzioni. Ovviamente parliamo di un varietà aromatica che dà vita a un vino frizzante giocato su rimandi floreali e fruttati immediati, ben supportati da una vena acida e una dolcezza sempre più calibrata.

Segnaliamo, anche un fuoriclasse della categoria che non è in classifica perché costa un paio di euro in più: il Moscato d’Asti Canelli Casa di Bianca 2022 di Gianni Doglia, un vino di classe pura, Tre Bicchieri nell’ultima guida Vini d’Italia di Gambero Rosso.

I Moscato d’Asti dal migliore rapporto qualità-prezzo

Tutta incentrata attorno al Moscato d’Asti la produzione dell’azienda Ca’d’Gal, che non a caso si trova nel cuore del terroir del vitigno aromatico. A Valdivilla, frazione di Santo Stefano Belbo, la famiglia Boido ha saputo rilanciare i vini dolci frizzanti a base moscato. Il Lumine della vendemmia 2022, premiato come vino dolce nazionale dal migliore rapporto qualità/prezzo sulla guida Berebene 2024 del Gambero Rosso, si offre ammaliante su toni di pesca e salvia; segue un palato classico, dallo stile fresco, fine ed equilibrato. Il perlage è cremoso, la dolcezza calibratissima: il risultato è un Moscato d’Asti dalla beva compulsiva!

  • Moscato d’Asti Lumine 2022 – Ca’d’Gal

Il Moscato d’Asti Canelli Tenuta del Fant ’22 al naso ha toni di menta, salvia e lime, mentre il palato è classico, teso e di grande finezza, con un finale lungo e di carattere. I poderi della Tenuta Il Falchetto, ben sei, sono dislocati tra le province di Cuneo e Asti, nei comuni di Santo Stefano Belbo, Castiglione Tinella, Agliano Terme e Calosso. I fratelli Giorgio, Fabrizio e Adriano Forno si impegnano nella valorizzazione di barbera e moscato, che danno vita alle loro etichette più conosciute, ma senza trascurare altri vitigni piemontesi o internazionali, come dolcetto, chardonnay, cabernet sauvignon, merlot e pinot nero. Il risultato è un’ampia gamma di vini di grande espressività e dalla spiccata aderenza al carattere del territorio.

  • Moscato d’Asti Canelli Tenuta del Fant 2022 – Tenuta Il Falchetto

Ottimo il Moscato d’Asti Canelli SiFaSol ’20, intenso nelle sue note di erbe officinali e agrumi, pesca e menta, per un vino di grande finezza ma anche complesso ed equilibrato, grazie soprattutto alla vivace acidità che sostiene il lungo finale. Sono circa 20 gli ettari vitati di proprietà della famiglia Scagliola, dalle storiche vigne di Canelli a quelle acquisite nel corso degli anni situate a Calosso e Santo Stefano Belbo, oggi sono una quindicina le etichette proposte, tra spumanti Metodo Classico, Barbera e Moscato.

  • Moscato d’Asti Canelli SiFaSol 2022 – Giacomo Scagliola

Il Moscato d’Asti Prá Dône al naso evidenzia delle note di erbe aromatiche, clorofilla e frutta bianca matura, mentre il palato è fresco, ricco di frutto, dalla spiccata acidità, scorrevole e di facile beva. Sono otto gli ettari vitati, per buona parte composti da vigne vecchie e gestiti in regime biologico, della Cascina Galarin, proprietà della famiglia Carosso fin dalla fine del ‘700.

  • Moscato d’Asti Prá Dône 2022 – Cascina Galarin

Il Moscato d’Asti ’22 di Cascina Guido Berta si presenta con note floreali, di cannella, cedro candito e crema agli agrumi, mentre il palato è ricco e opulento, ma allo stesso tempo di grande finezza ed equilibrato. La cascina della famiglia Berta è situata a San Marzano Oliveto, nel cuore della denominazione Nizza, e conta su vigneti anche a Calamandrana e Agliano Terme, situati su terreni calcareo argillosi.

  • Moscato d’Asti 2022 – Cascina Guido Berta

Il Moscato d’Asti Cascina Galletto ’22 al naso evidenzia note di clorofilla, spezie dolci e frutta tropicale, mentre il palato è di buona grinta e freschezza, sapido e lungo. Sono 17 gli ettari vitati dell’azienda della famiglia Perrone, situati nei comuni di Santo Stefano Belbo, dove ha sede la cantina, Castiglione Tinella e Coazzolo, cui si aggiungono delle vigne a San Donato di Mango per la produzione di Alta Langa.

  • Moscato d’Asti Cascina Galletto 2022 – Fabio Perrone

Il Moscato d’Asti ’22 di La Gironda al naso evidenzia note di miele, frutti canditi e pesca sciroppata, salvia ed erbe officinali, mentre il palato è di grande equilibrio tra dolcezza, acidità e alcol.Susanna Galandrino e Alberto Adamo da oltre vent’anni gestiscono una decina di ettari vitati lavorati secondo i criteri della coltivazione biologica. L’azienda conta su dei grandi terroir, come Bricco di Nizza e Chiesavecchia di Calamandrana.

  • Moscato d’Asti 2022 – La Gironda

Il Moscato d’Asti ’22 di La Morandina propone note di frutta bianca ed erbe aromatiche, mentre il palato è fresco, piacevole, di buona tenuta e lunghezza. La famiglia Morando a Castiglione Tinella ha delle radici che risalgono al 1780. Sono quattro le tenute per circa 20 ettari vitati, ma il cuore della produzione, moscato in primis, con vigne di oltre 40 anni di età, risiede proprio a Castiglione Tinella, vicino alla cantina.

  • Moscato d’Asti 2022 – La Morandina

Il Moscato d’Asti ’22 di Criolin al naso evidenzia note di frutta gialla candita e cannella, per un palato in cui la ricchezza e il tono dolce sono ben sostenuti dalla freschezza acida.La famiglia Canavero gestisce quest’azienda da quattro generazioni, anche se è solo dal 2000 che è passata dalla produzione di sfuso all’imbottigliamento. Oggi le etichette proposte sono una mezza dozzina, in cui barbera e moscato giocano un ruolo di primo piano.

  • Moscato d’Asti 2022 – Criolin

Il Moscato d’Asti ’22 di Ghiga al naso evidenzia note di clorofilla, erbe aromatiche e pesca gialla, mentre il palato è ricco di frutto, fresco ed equilibrato. La famiglia Ghiga è presente sul territorio di Castiglione Tinella, per il moscato in primis, da oltre 50 anni. I vigneti sono situati sui terreni intorno alla cascina e vedono la presenza dei tipici vitigni di queste zone, oltre a barbera e moscato nebbiolo, dolcetto e favorita.

  • Moscato d’Asti 2022 – Ghiga

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