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Meat is murder: le rockstar che hanno abbracciato lo stile di vita vegano

E la carne che friggi così fantasiosamente / non è succulenta, gustosa o gentile / è morte senza motivo / e la morte senza motivo è omicidio. E in sottofondo i lamenti delle mucche, i suoni inquietanti del mattatoio. È il 1985, Ronald Reagan è stato appena rieletto presidente degli Stati Uniti, Margaret Tatcher si vede rifiutata la laurea ad honorem da Oxford, nelle sale danno “Ritorno al Futuro” e la Microsoft rilascia la prima versione di Windows. E intanto gli Smiths danno vita al loro secondo, brillante album, Meat is Murder, con l’omonima canzone divenuta una sorta di inno dei vegetariani di tutto il mondo.

Morrissey

Vegan è rock

Nessuno è più vegano di Morrissey, forse solo Joaquin Phoenix, che nella Notte degli Oscar 2020 ha incentrato il suo discorso sui diritti animali, prima di essere immortalato seduto in terra con la fidanzata a mangiare un panino vegano. Ma oggi parliamo di cantanti, ché mai come nel mondo musicale il tema del veganesimo è stato sviscerato e diffuso, promosso anche attraverso i concerti: vegan è rock? Sembrerebbe proprio così. Restando nel Regno Unito, il leader dei Radiohead, Thom Yorke, ha dichiarato nel 2005 di non consumare carne, una decisione presa anche grazie alla canzone degli Smiths.

Le rockstar per i diritti animali

A proposito di canzoni a tema: l’americano Moby ha dedicato un intero album all’argomento, Animal Rights del ’96, ed è un convinto attivista da anni. E poi Anthony Kiedis (Red Hot Chili Peppers), Annie Lennox, Brian May dei Queen. Ma soprattutto loro, il quartetto che ha cambiato per sempre la storia della musica: i Beatles. Una band che ha segnato un prima e un dopo, lo ha fatto anche lo scorso 2 novembre 2023, con l’uscita di un nuovo brano.

Statua dei Beatles, Liverpool

È successo davvero: a 61 di distanza dalla prima canzone (Love Me Do), grazie all’aiuto dell’intelligenza artificiale, e alla potenza di un legame straordinario che nulla, nemmeno la morte di due componenti, è riuscita a spezzare, i Beatles hanno pubblicato un nuovo brano, Now and Then.

I Beatles e la dieta vegetariana

I Fab Four sono sempre stati sensibili verso i diritti animali. Certo, ognuno a modo suo. George Harrison era un vegetariano convinto, Ringo Starr segue una dieta prevalentemente vegetale, anche se ha ammesso di cadere in tentazione di tanto in tanto, mentre Paul McCartney è ormai da tempo vegano. Prima ancora, però, era stato un’icona vegetariana insieme a Linda McCartney, alla quale nel 2021 ha dedicato un libro scritto insieme alle figlie. I fan della star conoscono già la storia: la svolta è arrivata durante un pranzo di famiglia in una fattoria in Scozia, «io e Linda stavamo guardando gli agnelli dalla finestra» scrive in “Linda McCartney’s Family Kitchen” «dicendoci quanto fossero teneri e carini, poi abbiamo guardato nei nostri piatti. Stavamo mangiando la gamba di un agnello, piccolo come quelli che correvano felici nei prati»

Per molti è stata “la (prima) moglie di Paul McCartney”, ma per chi crede nella causa animalista il nome di Linda è associato alla battaglia contro gli allevamenti intensivi, oltre che all’omonimo brand di alimenti vegetariani (ora anche vegani) creato nel ‘91. Una mossa avanguardista compiuta in tempi non sospetti, che ha permesso a tutti di gustare comunque salsicce, bacon, polpette… prodotti ben lontani dai surrogati di carne a cui siamo abituati oggi, ma che all’epoca hanno rappresentato una vera rivoluzione.

E John Lennon? Dopo un primo periodo da vegetariano, con Yōko Ono ha intrapreso un’alimentazione macrobiotica che comprendeva anche prodotti animali. Ma a John si perdona tutto.

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Gambero Rosso

Scritto da Gambero Rosso

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