Brigaldara. La storia dell’azienda che ha conquistato il Premio Vitivinicoltura Sostenibile
Stefano Cesari ha cominciato la sua avventura nell’ambito della Valpolicella ormai una quarantina di anni fa. I pochi ettari attorno alla splendida dimora di San Pietro in Cariano sono gradualmente divenuti 50, un vero e proprio puzzle di vigneti che si estende alle vallate di Marano, Grezzana e Marcellise, offrendo altitudini, esposizioni e terreni che permettono una produzione di grande personalità. Vini più sottili e giocati sull’eleganza quelli occidentali, che sfruttano il clima fresco della valle di Marano per cercare tensione e agilità; più possenti e grintosi quelli di Marcellise e Grezzana che giocano invece su un timbro dove la maturità del frutto è dominante e i vini si muovono con maggior pienezza e calore. L’arrivo in azienda di Antonio e Lamberto, al fianco di papà Stefano, ha portato nuova linfa e nuove sfide a Brigaldara: consolidata la produzione di Amarone, che si articola su vigneti che esplorano un po’ tutta la denominazione, ma grande attenzione oggi è dedicata al Valpolicella Superiore, la tipologia che più di ogni altra stringe un legame con il vigneto di provenienza e interpreta al meglio il potenziale aromatico e gustativo dei vitigni storici.
Ma non basta: tutto quello che abbiamo raccontato finora viene svolto con un occhio attento ai temi della sostenibilità: tanto che il lavoro dell’azienda ha ricevuto la certificazione da parte di Equalitas, che garantisce lo standard di sostenibilità sotto tre diversi aspetti, quello ambientale, quello economico e quello sociale. Un impegno che anche noi del Gambero Rosso abbiamo voluto ricompensare con il Premio Speciale per la Vitivinicoltura Sostenibile, di cui è sponsor Zignago Vetro, nella nostra Guida Vini d’Italia 2022.
Premio Vitivinicoltura Sostenibile Brigaldara
Sintetizzare il senso di questo riconoscimento come un premio all’azienda biologica o che utilizza pochi solfiti potrebbe sembrare un po’ semplicistico. La sostenibilità non può più essere misurata solo nel rapporto fra produttore e ambiente agricolo circostante, bisogna alzare l’asticella e mettere in discussione la complessità del lavoro del viticoltore anche nei confronti di aspetti che saltano meno all’occhio, come il consumo delle fonti non riciclabili, l’impatto ambientale che ha la produzione e il trasporto del vetro, il legame che sussiste con i collaboratori che non può essere unicamente gestito tramite il contratto di lavoro. Brigaldara, tramite la certificazione, ha voluto rimarcare questo impegno a 360°, dove la presenza dei pannelli solari sul tetto della cantina è solo la punta dell’iceberg. La parte sommersa di questo iceberg è costituita proprio dalla drastica riduzione del peso delle bottiglie utilizzate, dal monitoraggio del consumo energetico e di acqua, dall’impegno della proprietà a sviluppare un rapporto con i dipendenti che vada oltre la semplice prestazione d’opera.
“Al di là della correttezza dei rapporti con i dipendenti, il nostro impegno è volto alla valorizzazione delle loro competenze e dei loro comportamenti virtuosi che si ripercuotono nel lavoro di tutti e fungono da stimolo e argomento di riflessione tanto per i colleghi quanto per noi”. Stefano Cesari, patron dell’azienda, sottolinea proprio come sia questo uno dei punti più importanti da sviluppare, la partecipazione al progetto aziendale da parte dei collaboratori e l’impegno della proprietà a costruire assieme a loro un percorso di crescita che non riguardi solo l’aspetto lavorativo ma che esplori e sostenga anche quello familiare, intervenendo a fianco dei dipendenti stessi nei momenti di difficoltà. Obiettivi che ci hanno convinto ad assegnare all’azienda il nostro Premio Speciale.
Premio Vitivinicoltura Sostenibile. I vini di Brigaldara
Si aggiudica i Tre Bicchieri l’Amarone della Valpolicella Classico ’16. nella guida Vini d’Italia 2022 del Gambero Rosso. Frutto dei vigneti che si sviluppano nella vallata di Marano, porge al naso un corredo aromatico dove la ciliegia surmatura si intreccia con le note speziate e di sottobosco trovando nella spinta floreale e un’inaspettata sferzata di freschezza. Il palato, caldo e vigoroso come ci si aspetta dal rosso veronese, si distende con grazia, affusolandosi attorno alla spinta acida e allungandosi in un finale asciutto e delicato. Davvero molto interessante anche il Valpolicella Case Vecie ’19; le vigne dedicate a questo elegante rosso si distendono lungo lo spartiacque che separa la Valpantena dalla valle di Marano, e sono letteralmente circondate dai boschi. Al naso esprime un frutto selvatico che ricorda dolcezza e acidità nello stesso momento, ravvivato dalla presenza costante del pepe nero e di cenni vegetali. Il sorso è asciutto, dinamico e di grande tensione.
Brigaldara – San Pietro in Cariano (VR) – Via Brigaldara, 20 – +39 045 7701 055
Sponsor del Premio Speciale per la Vitivinicoltura Sostenibile
> Scoprite i vini Tre Bicchieri 2022 regione per regione
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