Panettone: all’interno di un mercato in contrazione, la proposta industriale arretra, mentre continua a consolidarsi la crescita dell’artigianale. Questo quanto emerge nella ricerca “L’evoluzione nei consumi del panettone in Italia” promossa, per il terzo anno consecutivo da CSM Ingredients, grazie alla collaborazione con NielsenIQ.
Panettone industriale vs panettone artigianale
In uno scenario in cui si rileva una contrazione generale nei consumi del mercato legato alle categorie merceologiche a cui appartengono i prodotti delle ricorrenze natalizie, il panettone industriale resta il segmento più solido nonostante abbia subito una flessione del -2.5% assestandosi a 217 milioni di euro nell’ultima campagna natale. Il panettone artigianale, invece, continua la sua ascesa, grazie a un pubblico di consumatori che lo considera un regalo di qualità e un lusso democratico, nonché una presenza ormai irrinunciabile nella tavola delle feste. In numeri: +3.2% verso l’anno precedente che corrisponde a 118.5 milioni di euro spesi nel comparto artigianale.
Certo, per arrivare ai numeri dell’industriale ce ne vuole ma si nota un effetto di cannibalizzazione del comparto artigianale sul segmento premium del comparto industriale (identificata dai prodotti sopra i 10 euro al kg), il cui valore cala dell’11% raggiungendo una cifra pari a 23.6 milioni di euro. Emerge, dunque, come siano le aspettative sulla qualità del prodotto, il prezzo e le abitudini di consumo a guidare i consumatori: chi è spinto dalla convenienza e dalla facilità di reperimento del prodotto (ampio assortimento) sceglie l’industriale, mentre chi opta per l’artigianale è mosso dalla qualità e dalla varietà della proposta, fattori che spingono i consumatori a recarsi in pasticceria e, se impossibilitati a raggiungerla, ad acquistare sull’e-commerce del loro artigiano di fiducia. Sempre che questo abbia un’e-commerce…
Panettone (artigianale) non solo a dicembre
La leva della qualità, inoltre, spinge sempre di più le persone alla ricerca del panettone non solo durante le festività, con un conseguente ampliamento della fascia principale di acquisto, anticipata già ad ottobre e che scivola ampiamente sino a gennaio, con un conseguente allargamento della domanda. In generale anche se il mercato legato alle ricorrenze ha subito una flessione, da questa ricerca si evince che il panettone, specie quello classico, continua a mantenere il suo appeal: 7 famiglie su 10 continuano ad acquistarlo a Natale, con una spesa media di 25 euro. Sarà per questo che in tanti, dagli chef ai pizzaioli, si sono messi a fare panettoni?
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