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Segnali di declino. In Francia non ci saranno più Hard Rock Cafe

Chissà se anche le magliette dell’Hard Rock Cafe risentono dell’effetto Gronchi Rosa. In tal caso sono giorni di festa per chi ne possiede una col nome di Parigi. Perché da due giorni l’Hard Rock Cafe a Parigi non c’è più. Chi si reca al numero 14 di Boulevard Montmartre, nel cuore della città haussmaniana, trova solo un cartello in due lingue, inglese e francese, in cui qualcuno avverte i clienti presumibilmente delusi che “siamo spiacenti di informarvi che siamo chiusi. Ringraziamo voi e la città di Parigi che ci ha sempre accolto con calore ed entusiasmo”.

La sede di Parigi dell’Hard Rock Cafe

Notizia choc

Pare che nessuno sapesse nulla in zona, che anche i clienti più affezionati non avessero percepito nulla, e del resto che cosa attendersi se anche i dipendenti hanno saputo della chiusura e del loro licenziamento appena due mesi fa? La chiusura del ristorante, aperto 33 anni fa, ha lasciato una scia di nostalgici nella Ville Lumière, che sui social hanno depositato i loro de profundis all’ultimo ristorante francese dell’HRC: “La scalinata classica, il mogano old school al piano di sopra, il divano argentato di Jimi, i fantastici cimeli del rock’n’roll, Jim Morrison seduto nel tavolo d’angolo, il portello rosso neon a incrocio tra i piani, il bancone del bar vecchio stile e il fantastico personale! Ci mancherai, mio vecchio amico. Rivediamoci presto a Parigi”, scrive languido uno. Ma tutto questo affetto negli ultimi tempi non si traduceva in fatturato, almeno a giudicare da quello che si rileva dagli ultimi resoconti disponibili: la società Hard Rock Cafe France ha registrato per il locale parigino una perdita di 1,8 milioni di euro per l’esercizio 2022, il doppio dell’anno precedente. Il suo fatturato è stato di 8,7 milioni di euro, rispetto ai 3,4 milioni del 2021, e il gruppo vi impiegava 96 dipendenti. L’esercizio di Nizza, con 49 dipendenti, aveva chiuso il 2023 con una perdita di 3,8 milioni e un fatturato di 2,5 milioni e aveva chiuso i battenti nel settembre del 2023, stessa sorte toccata pochi mesi dopo alla succursale lionese. E nel 2017 era stata sbianchettata la filiale di Marsiglia.

Di proprietà dei Seminole

Insomma, la Francia non si addice all’Hard Rock Cafe, catena di ristoranti fondata nel 1971 a Londra da due americani che avevano fiutato, nella Swinging London, il business di unire robusto cibo statunitense alla celebrazione dell’estetica rock. Allora il locale di Park Lane non esibiva ancora memorabilia dei personaggi della scena musicale (che però lo frequentavano volentieri), l’idea arrivò solo otto anni dopo con l’espansione mondiale del marchio, che poi nel 2007 divenne americano: l’acquirente fu decisamente insolito, la comunità di nativi americani Seminole, che lo detengono ancora e anzi lo hanno fatto crescere con l’acquisto di casinò e alberghi.

L’interno del ristorante parigino

Campanello d’allarme

Le chiusure francesi sono un campanello di allarme per un modello di business evidentemente logoro. Gli Hard Rock Cafe sono ancora abbastanza pieni in tutte le città del mondo ma la scelta di aprire solo nel centro delle città turistiche del mondo fa impennare i costi dell’affitto degli spazi e della gestione. Ed evidentemente non bastano a giustificare l’impresa i proventi dei negozi di merchandising posti in evidenza in ogni ristorante, che hanno nelle magliette l’articolo più venduto, anche grazie all’idea di vendere soltanto quelle con il nome della città in cui ci si trova, ciò che alimenta il turismo “hardrockese” in giro per il mondo da parte dei collezionisti. Quanto alla proposta del cibo, non è certo in grado di suscitare grandi rimpianti. Negli Hard Rock Cafe si mangiano generose porzioni di piatti americani (hamburger, rib eye, steak) e tex mex (fajitas, tacos, nachos) con moderatissime concessioni alle tradizioni e agli ingredienti locali: la qualità è buona, la fantasia bandita, i prezzi alti. Ma ci si va per l’atmosfera cosmopolita, per guardare le chitarre e le parrucche delle star, per i margarita abbondanti, per godere dello strano fascino dei posti uguali in tutto il mondo.

Un souvenir dell’HRC di Parigi

E in Italia?

In Italia esistono quattro Hard Rock Cafe, a Roma, Venezia, Firenze e Milano e non sappiamo come stiano andando i loro conti, ma a giudicare dal piano di espansione evidenziato sul sito alla voce “sviluppo franchising” la società di Orlando non prevede nuove sede da noi ma punta soprattutto all’Est Europa, all’Estremo Oriente, alla penisola araba, al Centro e Sud America. Paesi più vergini ed entusiasti di una paccottiglia da rocker nostalgici che evidentemente nella Vecchia Europa funzionano fino a un certo punto.

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