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Il chewing gum che piace agli italiani: alla menta, a confetto e che ricordi Pretty Woman

Il gusto più amato è quello alla menta, il formato preferito è il classico confetto: stiamo parlando del chewing gum, la «gomma americana» di cui gli italiani sembrano essere ghiotti. È quello che emerge dalla ricerca di Perfetti Van Melle e AstraRicherche, in occasione del Chewing Gum Day, giornata nata lo scorso anno e celebrata il 30 settembre per omaggiare il non-cibo più apprezzato di sempre.

Mastichiamo almeno un chewing gum al giorno

Sono più di 9 milioni le famiglie italiane che acquistano regolarmente gomme da masticare: in media, se ne consuma almeno una al giorno per oltre un quarto d’ora. Sono dati che riguardano l’89.4% degli italiani, soprattutto uomini sulla cinquantina e donne tra i 34 e i 44 anni. Subito dopo la menta, c’è il gusto menta extra forte, seguito dai sapori fruttati, amati dai più giovani. Ma perché masticare dà così tanta soddisfazione? Per il 54.8% degli italiani è un modo per pulire il palato dopo i pasti, per il 45.2% è un gran momento di relax, mentre per il 17.4% è un modo per ricaricarsi e recuperare energie.

Se il confetto resta il favorito, subito dopo arriva il bubble gum, con il 20.6% delle preferenze: chiudono la classifica il confetto ripieno, apprezzato dal 15.3% degli italiani, e infine le lastrine, scelte dall’11.2% dei consumatori. Imprescindibile, poi, il suo legame con il cinema: sono tante le scene che immortalano il chewing gum sul grande schermo, tutte rimaste impresse nella memoria degli italiani, che lo collegano perlopiù a Pretty Woman, Willy Wonka e La Fabbrica di Cioccolato e Viaggi di Nozze.

La nascita del chewing gum

Un successo inarrestabile, quello della gomma americana, nata grazie al generalissimo messicano Antonio Lòpez de Santa Ana, che ha guidato l’esercito del suo Paese nella battaglia di Alamo contro gli statunitensi e ne ha tratto gloria bastevole a farlo eleggere undici volte alla presidenza del Messico. Durante un periodo di carcerazione negli Stati Uniti, attorno al 1870, Santa Ana cercò di arricchirsi proponendo il lattice del chicle, una pianta molto diffusa come alternativa economica alla gomma. Una buona intuizione, che però si scontrò con le difficoltà di questa sostanza a vulcanizzare. Nel frattempo, il commerciante Thomas Adams aveva acquistato le scorte di chicle in possesso del generalissimo e decise di trasformarle in un prodotto masticabile, a imitazione di quanto avveniva da sempre in molte popolazioni centroamericane. Il successo fu immediato e la Adams New York Chewing Gum divenne in breve un’azienda rampante.

 

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Scritto da Gambero Rosso

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