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Guida Michelin 2024: chi ha perso la stella, tutti i ristoranti

La cozza farcita del Luogo di Aimo e NadiaLa cozza farcita del Luogo di Aimo e NadiaLa cozza farcita del Luogo di Aimo e Nadia

Se anche il saldo della Guida Michelin 2024 rimane positivo con 395 stelle assegnate, 10 in più rispetto allo scorso anno, per qualcuno che esulta c’è qualcun altro che rimane con l’amaro in bocca. Seppur con meno clamore mediatico, infatti, ci sono alcune retrocessioni importanti. Nella concitazione della cerimonia di premiazione della guida Michelin, quasi sono passate inosservate, ma nel panorama fanno scalpore. Soprattutto quelle che segnano il passaggio da Due Stelle a Una.

Chi ha perso la stella Michelin nella guida 2024

Da Due Stelle a Una: è il caso de Il Luogo di Aimo e Nadia a Milano e Bracali a Massa Marittima. Insegne diverse, entrambe con una lunga storia alle spalle. I motivi delle scelte non sono dichiarati, non sappiamo infatti se sia stato l’impegno della coppia di chef Alessandro Negrini e Fabio Pisani (oggi alla guida del Luogo), a non essere gradito agli ispettori della Rossa. Oggi il Luogo fa infatti capo a un piccolo gruppo ristorativo che conta ormai una manciata di insegne che girano intorno alla sede principale, il Luogo originario, oggetto di un importante restyling qualche anno fa. Diverso il caso di Bracali, insegna cesellata sulla figura di Luca Bracali, l’anima e creatore dell’ambiente. Un ristorante raffinato, eclettico ma sempre legato ai sapori di Maremma. Le insegne che perdono la Stella sono: la Terrazza dell’Hotel Eden di Roma, Casa Vicina di Torino, Tano passami l’olio di Milano. La Fermata ad Alessandria (AL); La Bottega del 30 a Castelnuovo Berardenga (SI); Pietramare Natural Food a Isola di Capo Rizzuto (KR); Il Cascinalenuovo a Isola d’Asti (AT); Ma.Ri.Na a Olgiati Olona (VA); Cielo a Ostuni (BR); Pierino Penati a Viganò (LC).

Guida Michelin 2024

Una cosa è certa: rispetto a qualche stagione fa, la “rossa” si mostra più dinamica. A guardare le ultime edizioni, riscontriamo anno dopo anno una certa prodigalità nell’assegnare le Stelle: se ha fatto clamore il passaggio, un paio di anni fa, da zero a due de I Tre Olivi, quest’anno si registra addirittura una doppietta: con le conquiste a tempo di record dei macaron, come nel caso di Niederkfler all’Atelier Mossmer (passato da zero a tre in pochi mesi) e di Mammoliti a La Rei Natura (che si ferma a due). Certo, sono riconquiste più che conquiste ma certo è che sono passati i tempi in cui per vedere qualche cambiamento di rilievo occorreva aspettare diverse stagioni. E la pioggia di stelle di queste ultime edizioni pare avere come contraltare, anche una maggiore mobilità anche in uscita.

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Scritto da Gambero Rosso

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