Casatiello, tortano, torta pasqualina, fiadoni: le specialità salate per le feste pasquali sono tantissime, molte delle quali perfette da preparare per un pranzo all’aria aperta.
Gli street food del pic nic di Pasquetta
Dalle ricette tipiche regionali dei giorni di festa ai piatti presenti tutto l’anno, gustosi e pratici da portare con sé per un pranzo al sacco, ecco quali sono gli street food ideali per il pic nic di Pasquetta.
Il casatiello napoletano, simbolo della primavera
Il casatiello è una torta rustica della cucina napoletana nata nel Seicento e citata, insieme alla pastiera, anche nella favola “La gatta cenerentola” di Giambattista Basile. Si tratta di una pasta lievitata ripiena di formaggio e salumi e cotta in forno con tanto di uova intere con guscio in superficie: una preparazione che riprende tutti gli elementi tipici della primavera – formaggi e uova – e li unisce in una golosa torta salata.
Tortano e pizza rustica: le specialità campane
Molto simile il tortano, in cui cambia la disposizione delle uova, che invece di essere intere e usate come decorazione, sono inserite sode e a pezzetti nel ripieno. Ancora in Campania, la pizza rustica napoletana, una torta di pasta frolla classica ripiena di ricotta, parmigiano, prosciutto cotto, salame e provolone piccante. Nasce alla fine del Settecento nella cucina aristocratica dei Borboni descritta dal gastronomo e filosofo Vincenzo Corrado, che ne parla come una delle entrate principali, insieme a pasticci e sartù. La frolla è stata poi col tempo sostituita dalla sfoglia o dalla brisé, più indicate per i prodotti saporiti.
Fiadoni, i rustici del Centro Italia
Nel Centro Italia – in particolare Abruzzo (ve lo abbiamo raccontato qui), Molise e Marche – sono i fiadoni a farla da padroni, rustici di sfoglia sottile farciti con formaggio di pecora di media stagionatura e cotti al forno. A idearli, Cristoforo di Messisbugo, cuoco italiano della seconda metà del Cinquecento, attivo nelle corti di Ferrara.
Casadina salìa, la versione salata del dolce sardo
È conosciuta soprattutto nella sua versione dolce, ma della casadina sarda esiste anche una variante salata, soprattutto nella zona di Nuoro, dove prende il nome di casadina salìa. Solitamente servita come antipasto, è composta da un cestino di pasta di semola ripieno di ricotta e altri formaggi, aromatizzato con menta o prezzemolo.
Impanata pasquale ragusana, la focaccia con l’agnello
Particolare tipo di focaccia diffusa in Sicilia grazie alla dominazione spagnola, che ha messo radici specialmente nella zona del Ragusano. L’impanata pasquale ragusana è a base di pasta di pane, farcita in diversi modi a seconda del periodo dell’anno: a Pasqua, è lo stufato di agnello (carne simbolo della Pasqua) il protagonista della ricetta, accompagnato dalla conserva di pomodoro e aromatizzato con erbe.
Gli involtini di agnello in Sicilia
Ancora a Ragusa, troviamo i turciniuna, interiora di agnello avvolte nella coratella e condite con cacio ragusano. In passato, questi involtini venivano consumati il sabato sera prima di Pasqua, dopo il rintocco delle campane che annunciava la fine del periodo di digiuno quaresimale. Solamente in seguito ai 40 giorni di magra si poteva nuovamente “cammarare”, ovvero mangiare carne e grassi. Oggi, la tradizione prevede che si debbano consumare durante il pranzo del Sabato Santo.
Torta al formaggio, il lievitato pasquale
Una sorta di panettone, un grande lievitato soffice e saporito tipico dell’Italia centrale, in particolare Umbria, Marche e Toscana: è la torta (o crescia) al formaggio, presente in diverse varianti, solitamente accompagnato da salumi. È una torta tipica della tradizione contadina, solitamente consumata durante la classica colazione di Pasqua, insieme a uova soda, capocollo e altri salumi, ma si presta molto bene a pic nic all’aria aperta.
Torta pasqualina e il significato religioso
La leggenda narra che un tempo le massaie sovrapponevano ben 33 strati di sfoglia per omaggiare l’età di Cristo, mentre le prime testimonianze risalgono al Quattrocento, quando era nota con il nome di “gattafura”. Oggi è per tutti la torta pasqualina, onnipresente sulle tavole genevosi (e più in generale quelle liguri), e celebra l’arrivo della primavera. All’interno del guscio di pasta sottile, ricotta, bieta, spinaci ed erbe di campo.
La frittata, il pranzo al sacco per eccellenza
La frittata è probabilmente una delle preparazioni più antiche e diffuse (qui tutta la storia), uno svolta-cena infallibile, ma anche un’ottima soluzione per un pic nic. Si può preparare nella versione classica con verdure (cipolle, zucchine, asparagi), formaggi o salumi, oppure si può optare per una tortilla di patate spagnola. C’è anche la versione a forma di rotolo, perfetta per un pranzo fra amici, da tagliare a fettine e mangiare comodamente seduti su un prato. Da provare anche nella variante dolce: il kaiserschmarren altoatesino (qui la ricetta).
Muffin dolci e salati
Originari del Regno Unito, più precisamente del Galles (e non degli Stati Uniti come molti credono) i muffin sono ormai da tempo condivisi da golosi di tutto il mondo, per via della loro bontà ma anche della facilità e velocità di preparazione. Si conservano, se ben chiusi, anche fino a 2-3 giorni, per cui possono essere preparati in anticipo. L’impasto, inoltre, si presta anche a ricette salate, per uno sfizioso antipasto a prova di buongustaio.
Focacce, pizze e derivati
Focacce, schiacciate, torte salate, insomma: pizze di ogni genere, paste lievitate da gustare in tanti modi, con condimenti e metodi di cottura diversi. C’è l’impasto classico da arricchire con sugo di pomodoro, mozzarella o altri ingredienti a propria scelta e cuocere in forno, oppure da farcire, chiudere a mezzaluna e friggere in olio bollente. E poi calzoni, lo sfincione siciliano, la schiacciata toscana, la fugassa genovese (qui la classifica delle migliori) o la tiella di Gaeta, un involucro di pasta ripieno di polpo e pomodoro. Tantissime le opzioni tra cui scegliere, tutte da interpretare secondo il proprio gusto.
Bruschette e panzanella, l’aperitivo perfetto
Come sempre, poi, sono le ricette più semplici e apparentemente banali a conquistare il palato di tutti, grandi e piccini. Pane e olio, per esempio, la merenda per l’infanzia per eccellenza: niente di meglio di una “bruschettata” in compagnia per iniziare il pasto (a patto che l’olio extravergine di oliva sia di qualità: ecco come riconoscerlo). Da non dimenticare la panzanella (ve ne abbiamo parlato qui), ottima soluzione per riutilizzare il pane raffermo (se volete scoprirne altre, leggete Pane e pomodoro nella cucina italiana). Per realizzarla, basta bagnare il pane secco con un po’ di acqua e olio d’oliva, aggiungere pomodori e altre verdure a piacere (cipolle, peperoni crudi e poi gli ingredienti che si preferiscono, dalle olive alle alici), basilico fresco o origano, e tanto buon olio.
Le ricette per il pic nic di Pasquetta
Casatiello
Muffin al cioccolato e ai mirtilli
a cura di Michela Becchi
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