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Formula. DelMago Drink trova casa a Torino

“Stavolta mi levo il cappello da chef e tengo quello da imprenditore” ci diceva un anno fa Marcello Trentini, al lancio della sua linea di spirits. Per una volta il patron (insieme a Simona Beltrami) e chef di Magorabin e Casa Mago (ristorante il primo, cocktail bar il secondo) mollava pentole e fornelli per dedicarsi a quella “versione liquida di un piatto che è un grande cocktail”. Senza far mai venir meno l’attitudine da cuoco, ma lasciando che una delle sue grandi passioni – il bere miscelato – prendesse il suo spazio. Il primo step è stata la nascita di DelMago Drinks, “una azienda del tutto nuova che nasce durante il primo lockdown” con prodotti in vendita online a privati e pubblici esercizi. La prima uscita a ottobre 2020, dopo 7 mesi di lavoro, con 4 cocktail ready to drink in bottiglie da 500 ml (ma gin e Negroni ci sono anche in maxi formato da 3 litri, ideali per quei locali in cui non c’è un barman a miscelare), “che bisogna solo versare in un bicchiere pieno di ghiaccio”. Invece di usare materie prime già esistenti, sono stati prodotti anche gli ingredienti di base necessari, chiamati gli Assoluti (i primi due sono stati gin e vermouth), a seguire l’idea “di un drink di alta cucina: perché per la prima volta non è un barman ad aver pensato a dei cocktail, ma un cuoco”. Poi, tra gli Assoluti sono arrivati un bitter e un vermouth bianco ambrato (tutti realizzati da Magnoberta di Casale Monferrato). Ma il sogno del cassetto di Trenini, raccontava, è rieditare dei twist in versione moderna di alcuni cocktail passati un po’ di moda, come il Sidecar.

DelMago Drinks

Gli Assoluti e i cocktail di DelMago Drink

Per costruire i drink Marcello Trenini si era rivolto a un nome importante del panorama della miscelazione: Fulvio Piccinino, lo chef de cave di The Spiritual Machine. “Con il suo appoggio” raccontava “abbiamo costruito le botaniche e il gusto sia degli Assoluti sia dei cocktail. Giocando al piccolo chimico, studiando le ricette come piacevano a noi, con una loro forte personalità”. E fortemente identitari: “sull’etichetta c’è scritto ‘creato e mixato a Torino’. Uno degli elementi chiave, oltre al fatto di essere artigianali, e realizzati da un cuoco, è proprio l’essere nati a Torino a ingredienti torinesi”. A firmare le etichette, Gianluca Cannizzo, un nome e uno stile familiare a tanti amanti dei vini, soprattutto quelli naturali. Oggi è arrivato il momento di festeggiare un secondo importante passaggio: la nascita di un locale dedicato.

Formula a Torino

Si chiama Formula il nuovo concept firmato Marcello Trentini: un locale frutto della collaborazione di DelMago Drinks con la giovane start up torinese Spiriti Liberi. Le partnership sono la base di questo progetto, sin dalla creazione del marchio, un anno fa: “Come chef e imprenditore ci ho sempre creduto” racconta Trentini che ora concretizza la sua visione in un locale offline, con un format agile e facilmente replicabile anche fuori Torino, aperto dalle 12 alle 22, per rispondere a esigenze e momenti diversi durante la giornata. Concept di Gaia Enria (co-founder di DelMago Drinks), design di Valentina Pelizzetti (di Viemme Studio, un nome noto sulla scena gastronomica torinese) che ha scelto soluzioni inaspettate per definire un ambiente capace di trasformarsi nei diversi momenti della giornata, un grande bancone tondo e il tavolo conviviale e gli interventi dell’illustratore Gianluca Cannizzo, lo stesso che ha firmato le etichette di DelMago Drinks.

Cosa si beve da Formula

La drinklist gioca con gli Assoluti DelMago, con cocktail originali e un signature – il Formula n.12 – senza dimenticare i 4 cocktail pronti da bere di DelMago Drinks (Mi.To, Negroni, Boulevardier e Vesper Martini) nati un anno fa dopo un attento studio: “Abbiamo lavorato anche sulle botaniche di ogni cocktail specifico” ci spiegava al loro esordio sottolineando: “è tutto molto torinese”. Nel Boulevardier, per esempio, “una versione ingentilita del Negroni con il whisky al posto del gin, noi usciamo un brandy di qui e una essenza di cacao a consolidare una connessione con la città”, il levistico locale caratterizza il Vesper, il timo semprillo il Negroni, carciofo e liquirizia danno personalità al Mi-To. “I nostri cocktail potranno piacere oppure no, ma sono caratteristici perché gli Assoluti che lo compongono hanno note organolettiche specifiche e la ricetta è studiata sul nostro gusto” frutto del lavoro combinato di un cuoco e di uno grande barman. Ma da Formula non mancheranno birre artigianali, vini naturali e bollicine, proposte analcoliche.

Cosa si mangia da Formula

A tutto Mago anche per quanto riguarda la proposta food, con snack d’autore – con tramezzini e toast in prima linea, con riletture come nel Nomad con pollo, foie gras e tartufo – piatti freschi che puntano sull’assemblaggio di importanti materie prime (è il caso del Canada-Amalfi con salmone sockeye, bufala e mandarino candito, o il Carpaccio tonnato con manzo marinato, ventresca del Rais e capperi canditi). Tra i dessert, lo Zabaione al Bianco Chinato realizzato in collaborazione con Alberto Marchetti. Del resto l’attitudine gastronomica di questi drink non è mai mancata: per ognuno Trentini suggeriva sin dal principio, infatti, un food pairing, nessun piatto elaborato, ma proposte semplici realizzabili da tutti, come un’ostrica con il Vesper, o un panino semidolce con prosciutto e maionese al vermouth al Mi-To.

Formula – Torino – via Cavour 12 – https://www.formuladelmago.com

a cura di Antonella De Santis

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