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Questa non è una cheesecake, è un Margarita. Perché ora i cocktail si possono mangiare

Arriva il Margarita da mangiare. Cooking del New York Times ha pubblicato la ricetta delle barrette di Margarita salate da rifare a casa. Potrebbe sembrare un dolce realizzato con dell’alcol, magari un goccio per dare sprint alla ricetta o per imbevere la base, invece questa preparazione utilizza la tequila e del liquore all’arancia, in quantità maggiori rispetto agli altri ingredienti per dare l’idea di mangiare un cocktail, proprio come specifica il NYT: la sensazione è quella di mangiare una torta al lime, ma un po’ più salata e decisamente più alcolica. La ricetta delle barrette usa gli ingredienti base di un Margarita: tequila, lime, liquore all’arancia.

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Margarita da mangiare

Il cocktail da mangiare si realizza in due fasi: la prima in forno, la seconda nel congelatore. Per l’impasto base, che ricorda quello di una cheesecake, vengono utilizzati crackers salati uniti a burro, zucchero e sale kosher. Per il ripieno, invece, i protagonisti sono la tequila – meglio quella blanco – e del liquore all’arancia, uova, sale kocher, latte condensato e uova. Il consiglio è quello di preparare la crema poco meno di dieci minuti prima di infornare per evitare che il lime si addensi e comprometta la cottura. Una volta tirata fuori dal forno e raffreddata, la torta va tenuta due ore in congelatore e poi tagliata a barrette.

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Scritto da Gambero Rosso

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