

Anteprima Montefalco: analisi di una regione vitivinicola
L’Anteprima Montefalco si è tenuta nel borgo umbro dal 25 al 26 maggio. Sono stati presentati alla stampa specializzata il Montefalco Sagrantino 2018, oltre alle ultime annate di: Montefalco Rosso, Montefalco Rosso Riserva, Montefalco Bianco, Montefalco Grechetto e Trebbiano Spoletino. I vini di Montefalco rappresentano il 22,6% della produzione di vini DOC e DOCG dell’Umbria: e in particolare il Montefalco Sagrantino DOCG il 7,6%, il Montefalco DOC il 13,65% e lo Spoleto DOC circa l’1%. Creata nel 1979, la DOC Montefalco Sagrantino ha ottenuto il riconoscimento della DOCG nel 1992. Nel giro di trent’anni l’estensione del vigneto è passata da 66 ettari agli attuali 390. Dal 2000 a oggi la produzione di Sagrantino è quasi raddoppiata, passando da 660 mila a circa un milione di bottiglie. Nel 2011 è stata istituita la DOC Spoleto, che ha contribuito alla valorizzazione del vitigno autoctono a bacca bianca Trebbiano Spoletino, da sempre coltivato soprattutto nella piana tra Trevi, Spoleto e Montefalco. Il volto della produzione dell’area di Montefalco ha cambiato profondamente fisionomia nel corso degli ultimi anni: Montefalco non è più identificata solo come terra di grandi rossi, intensi e strutturati, ma anche di bianchi dalla spiccata personalità; grazie soprattutto all’ascesa del Trebbiano Spoletino, il territorio è in grado oggi di proporre una gamma di vini sempre più ampia, ricca e sfaccettata.
Montefalco Sagrantino: un’anteprima sempre troppo anticipata
L’appuntamento più importante delle giornate dell’Anteprima è stata la presentazione dell’annata 2018 del Montefalco Sagrantino, come sempre prematura rispetto al percorso di maturazione del vino. Dei 47 campioni in degustazione, 16 erano prove di botte e 11 in affinamento. Progetti di vino ancora in divenire. Il tempo è il miglior alleato del Sagrantino e se lo si vuole davvero valorizzare e proporre nella sua forma migliore, bisogna avere pazienza, saper attendere qualche mese in più, tanto che oggi in vendita troviamo soprattutto le annate 2015, 2016 e qualcosa della 2017. La 2018 uscirà in commercio tra circa un anno. Lo spostamento di pochi mesi dell’Anteprima, da fine febbraio a maggio, non ha cambiato molto la situazione. È auspicabile che il Consorzio prenda in considerazione l’ipotesi di posticipare le date dell’evento e decida di presentare l’annata 2019 a novembre del 2023 o meglio ancora a febbraio del 2024, in modo da poter degustare vini più pronti, compiuti e anche più prossimi alla data d’immissione sul mercato.
Montefalco Sagrantino. L’annata 2018
Da un punto di vista climatico, il 2018 è stato caratterizzato da una primavera molto fresca e piovosa fino al mese di maggio, con una forte incidenza in vigna della peronospora. L’estate ha avuto un andamento regolare, ma con temperature non molto elevate. Le uve sono arrivate a ottobre con un buon grado di maturazione e la vendemmia si è svolta nei tempi classici. Da diversi anni il Sagrantino ha intrapreso un percorso di rinnovamento lasciandosi alle spalle vinificazioni troppo estrattive, eccessive concentrazioni e un utilizzo del legno non sempre ben calibrato. Oggi i vini sono generalmente meno tannici, meno alcolici e potenti, più scorrevoli e freschi. Senza perdere la sua identità, il Sagrantino ha saputo affinare il suo profilo verso una maggiore eleganza. Sono proprio queste caratteristiche che abbiamo riscontrato e apprezzato nei migliori assaggi dell’annata 2018.
Dobbiamo tuttavia segnalare la presenza di molti vini con note di surmaturazione, di confettura di frutta, che tendono ad appesantire un po’ il bouquet. L’eccessiva giovinezza ha messo spesso in luce la presenza di tannini solidi e compatti, non ancora ben integrati nel corpo del vino. Al posto d’essere un elemento caratterizzante all’interno di un quadro gustativo più complesso e articolato, il tannino assurge così a elemento dominante, che tende a mettere in ombra le altre componenti del vino. In netta crescita il Trebbiano Spoletino che offre bianchi profumati, con cenni floreali, agrumati, note intense di frutta gialla, frutta tropicale, sostenute da una vibrante acidità e da una incisiva scia salina. Un bianco di grande carattere e potenzialità, destinato ad affermarsi nei prossimi anni tra i più interessanti della penisola.
I migliori assaggi
Montefalco Sagrantino
- Montefalco Sagrantino DOCG Campo alla Cerqua 2018, Tabarrini
- Montefalco Sagrantino DOCG Colle Grimaldesco 2018, Tabarrini
- Montefalco Sagrantino DOCG Colle alle Macchie 2018, Tabarrini
- Montefalco Sagrantino DOCG 2018, Scacciadiavoli
- Montefalco Sagrantino DOCG Collenottolo 2018, Tenuta Bellafonte
Trebbiano Spoletino
- Trebbiano Spoletino DOC Poggio del Vescovo 2020, Ninni
- Trebbiano Spoletino DOC 2021, Bocale
- Trebbiano Spoletino DOC Bagnolo 2020, Colle Mora
- Trebbiano Spoletino DOC +128+ 2019, Le Thadee
- Trebbiano Spoletino DOC Trebium 2021, Antonelli San Marco
a cura di Alessio Turazza
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