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Al via la 1000 Miglia, dove mangiare per ogni tappa della corsa

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Le origini del mito: 1000 Miglia

Secondo un proverbio, nelle vene dei bresciani scorre benzina al posto del sangue e un motore al posto del cuore. Il legame delle quattro ruote con la Leonessa d’Italia ha radici lontane, addirittura alla soglia del secolo breve. È il 1899 quando i primi veicoli da corsa fanno la loro apparizione in città per la Verona-Brescia-Mantova-Verona, competizione vinta in quell’anno da Ettore Bugatti. Solo pochi mesi dopo arriva la Corsa Automobilistica di Velocità – Brescia che apre le porte alla Brescia-Mantova-Verona-Brescia. A quel punto il dado è tratto, nasce il circuito di Brescia e, nel ’21, il Gran Premio d’Italia poi trasferito a Monza. La 1000 Miglia arriva nel 1927 e per 30 anni sarà uno degli appuntamenti più importanti d’Italia, che nella città aveva il punto di partenza e quello d’arrivo, un percorso di 1600 chilometri in diverse tappe, e il passaggio a Roma a invertire il senso di marcia. Una tradizione talmente radicata da aver dato vita al Museo delle 1000 Miglia, che sancisce il legame con il mondo dei motori e della velocità. La rinascita della Freccia Rossa avviene qualche decennio dopo, recuperando quella eredità fatta di motori e auto d’epoca. L’appuntamento sportivo, che dal 1987 è tornato ad animare la città ogni anno, si è trasformato in un evento mondano che oggi celebra l’audacia e l’eleganza dei tempi passati. Quest’anno, puntuale, torna ai blocchi di partenza di viale Venezia per una cinque giorni da non perdere.

La 1000 Miglia. Dal 13 al 17 giugno 2023

 

1000 Miglia – 13 giugno – Prima tappa. Da Brescia a Milano Marittima

Cresce di un giorno la 1000 Miglia quest’anno: 5 giornate di gara, dal 13 al 7 giugno, per 420 vetture d’epoca. La partenza, come di consueto, da Brescia, Capitale Italiana della Cultura con Bergamo, passando per Verona regno di Giancarlo Perbellini che nella città scaligera conta insegne diverse per stile di cucina e ambiente: dal fine dining alla pizzeria. Si continua prendendo al strada per Ferrara, e poi via verso Lugo e Imola, arrivando a Cervia-Milano Marittima.

La Rotonda sul mare di Senigallia

1000 Miglia – 14 giugno – Seconda tappa. Da Milano Marittima a Roma

La seconda tappa passa da San Marino, Senigallia, con la Rotonda e la sua spiaggia di Velluto, uno degli epicentri del buon mangiare che ha due ambasciatori nel mondo: Mauro Uliassi e Moreno Cedorni, e una schiera di insegne pop e buonissime, la nuova veste di Casa Nana, dove sono nate le famose Patatas Nana, riaperta poco fa dopo i danni dell’inondazione di settembre, il Tre Gamberi Vino e Cibo, senza dimenticare la grande gelateria di Paolo Brunelli. Si passa poi da Macerata con sosta pranzo, e si prosegue per Fermo e Ascoli Piceno, famosa per le olive ma anche per il pane di Assalto ai Forni di Lorenza Roiati. L’ultimo allungo e poi si arriva a Roma, giro di boa prima di tornare verso nord. Destinazione via Veneto, la strada della Dolce Vita, oggetto di una rinascita fatta di grandi alberghi (in questa zona, tra gli altri, il W Rome, l’Intercontinental, e a breve Nobu) e pizzerie, come quella di Briatore, molto amata dai vip o come Allegrìo, recente apertura in cui troviamo la mano del grande pizzaiolo Ivano Veccia. Si saluta la Capitale dopo una buona colazione, e ci si rimette in marcia verso nord.

Palazzo pubblico di Siena

1000 Miglia – 15 giugno. Terza tappa. Da Roma a Parma

La terza tappa risalirà dalla Capitale proponendo il pranzo in gara nella spettacolare Siena, che in qualsiasi momento dell’anno riserva molte sorprese gastronomiche (ma il suo massimo lo dà durante i giorni del Palio) e poi prosegue verso Pistoia dove si può trovare ristoro da mattina a sera nella suggestiva serra di Montuliveto, il Passo dell’Abetone porta a Modena, dove i fan più appassionati possono andare in pellegrinaggio a via Stella, ad ammirare la targa dell’Osteria Francescana di Massimo Bottura, o magari dirigersi nel suo spin off più casual, Franceschetta 58, o ancora nel resort-casa di campagna Casa Maria Luigia, o – per rimanere in tema motori – Il Cavallino di Maranello, ma non mancano anche ottime insegne di tradizione, mentre per difendersi dal caldo, a Reggio Emilia c’è l’ottima Cremeria Capolinea di Simone De Feo, che da poco ha bissato con una bakery. Parma, destinazione ultima della terza tappa, è la meta degli appassionati dei migliori salumi: prosciutto, culatello inevitabile un assaggio di culatello. Per gli amanti di questa specialità, a circa 40 chilometro da Parma, a Polesine Parmense, c’è una tappa obbligata: l’Antica Corte Pallavicina di Massimo Spigaroli, con la sua galleria di affinamento, a un passo dal ristorante e dalle stanze. Ma Parma è un’ottima destinazione anche a inizio giornata, per un pit stop in uno dei suoi bar, prima di rimettersi in movimento.

Veduta di Milano con i nuovi grattacieli sullo sfondo

1000 Miglia – 16 giugno – Quarta tappa. Da Parma a Milano

Il quarto giorno, si passa per Stradella, in Oltrepò Pavese, e Pavia, la corsa raggiungerà il Piemonte con pranzo ad Alessandria, poi Asti, terra del vino spumante Docg che proprio quest’anno compie 90 anni (e festeggia con una mostra itineranti di manifesti e documenti d’epoca) e Vercelli, terra del riso. Si passa a Novara, dove gli appassionati degli chef star  possono intercettare l’Antonino nazionale a Villa Crespi nel comune di Orta San Giulio, mentre in città c’è il suo bistrot, ultimo passaggio prima di dirigersi verso il centro di Milano che ospita l’ultima notte di gara.

1000 Miglia – 17 giugno – Quinta tappa. Da Milano a Brescia

La partenza per l’ultima tappa non può partire senza una buona colazione, e a Milano gli indirizzi di grande qualità non mancano certo. Bergamo, città che con Brescia condivide il titolo di Capitale della Cultura 2023, vale una sosta gastronomica prima di continuare in Franciacorta, tra vigneti e grandi cantine, e passare po per Ospitaletto e Gussago (immancabile la tappa da Dina di Alberto Gipponi). Ultime ore di viaggio: la 1000 Miglia 2023 si conclude a Brescia in tarda mattinata con un circuito cittadino prima della passerella finale sulla pedana di Viale Venezia e del pranzo di chiusura.

 

 

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